Aree di intervento
Aree di intervento
Area 1 - Sviluppo e diffusione di Sistemi per l'Innovazione
Recenti ed accreditati studi osservano come sia auspicabile, in contesti innovativi ed all'avanguardia tecnologica e manageriale, governare i processi evolutivi valorizzando le sinergie ed i rapporti tra i diversi attori attraverso network collaborativi, in grado di diffondere e trasferire le conoscenze, e quindi le innovazioni, in modo reciproco. Lo stimolo ad un agire in rete, condividendo sviluppi tecnologici, cambiamenti organizzativi e di mercato, ricerca e sviluppo rappresenta il tentativo di creare un sistema integrato di gestione e valorizzazione della conoscenza proiettato alla innovazione ed al cambiamento.
Spill-over tecnologici e di conoscenza
La costituzione del Laboratorio favorirsce la realizzazione e lo sviluppo di appropriati canali di diffusione volti principalmente all'estensione capillare (a livello prima di tutto locale) di spill-over tecnologici e di conoscenza. Questo tipo di esternalità, a carattere territoriale, risulta in grado di potenziare la crescita complessiva dell'intera zona di riferimento e rappresenta un meccanismo guida per mettere in comunicazione differenti a
Attraverso gli strumenti innanzi descritti sarà pertanto possibile rendere note soluzioni, modalità e tecniche operative, in maniera rapida, produttiva e dunque utile all'accrescimento della competitività complessiva del territorio.
Convegni e seminari
La diffusione dell'innovazione può avvenire anche attraverso opportune manifestazioni quali convegni seminari e pubblicazioni. Organizzando tali incontri, con oggetto principale quello della conoscenza dei processi di innovazione, della ricerca, delle applicazioni tecniche e delle trasformazioni, si innesca un circolo virtuoso volto verso l'innovazione stessa. I destinatari del messaggio d'innovazione sono molteplici:
- persone che lavorano nelle strutture dell'innovazione, in modo da partecipare attivamente e direttamente ai meccanismi di divulgazione;
- strutture e persone protagonisti dell'innovazione, perché si misurino con meccanismi nuovi di rapporto con la comunità in cui sono inseriti;
- soggetti impegnati, nel pubblico e nel privato per promuovere idee innovative; e quindi aziende ed enti, che possano contribuire ad allargare la conoscenza;
- universitari che studiano per immettersi nell'innovazione; perché possano inserirsi nella realtà a cui aspirano.
Mediante questo tipo di strumenti, il S.I.Ma.S. cercherà di diffondere tra le parti interessate ed i soggetti coinvolti nello sviluppo evolutivo del territorio, la consapevolezza che si può essere attori dell'innovazione non solo come utenti passivi, sfruttando a pieno le competenze pregresse, ma anche come utenti attivi, migliorandosi sempre e dando, quindi, una maggiore attenzione alla propria formazione.
Formazione
La diffusione dell'innovazione è infine concretizzata anche tramite azioni di formazione rivolta a laureati di primo livello, ovvero di alta formazione a laureati provenienti da corsi specialistici.
Area 2 - Technology Transfer
Il Trasferimento tecnologico, oltre ad avere una sua importanza intrinseca, è un elemento peculiare dell'immagine che si intende conferire al S.I.Ma.S., in grado cioè di trasmette al contesto esterno la giusta attenzione rivolta alla realtà tecnologica regionale nonché nazionale ed internazionale e, quindi, ad un'integrazione con essa, senza allontanarsi dal focus principale: la ricerca.
In considerazione del fatto che il trasferimento tecnologico può essere associato al trasferimento delle innovazioni tecnologiche ed alla formazione e riqualificazione del personale, esso può essere basato su una serie di strumenti e tecniche qui di seguito descritte.
Grazie alle analisi di mercato sarà possibile identificare ad esempio il contesto in cui le realtà oggetto d'attenzione operano, sia per l'introduzione di un nuovo prodotto e/o servizio, sia rispetto ad eventuali modifiche dello stesso, in modo da fornire e rinsaldare un fondamento importante per il successo: valutare cioè i percorsi e le modalità di raggiungimento dei propri obiettivi e la possibilità di perseguirne di nuovi. Per condurre però un'attenta analisi sarà verosimilmente necessario sviluppare ed interpretare i diversi aspetti del sistema/mercato, ovvero realizzare nello specifico diverse valutazioni sull'ampiezza ed i trend del mercato, la concorrenza nazionale ed internazionale, la stima della quota di mercato e delle vendite, i possibili clienti,etc.
Tramite la tecnica gestionale del benchmarking si potranno successivamente trarre importanti vantaggi competitivi analizzando i punti di forza e debolezza dei prodotti e/o servizi dei competitors attraverso un'azione valutativa ex post. Il benchmark offre dunque l'opportunità di una comunicazione oggettiva e trasparente, assumendo il ruolo di linea guida e riferimento rispetto a tutto il processo. L'indicazione del benchmark rafforza il rapporto fiduciario interno che è alla base della gestione e permette un dialogo tra le parti maggiormente efficace.
Utilizzando la tecnica dei focus group si potrà infine disporre di un valido strumento per l'acquisizione di un feedback rispetto ai nuovi prodotti. In particolare, si permetterà alle che desiderano sviluppare, nominare, o esaminare un nuovo prodotto/servizio, di discutere, osservare e/o esaminarlo prima che esso sia messo a disposizione del pubblico. Ciò può fornire informazioni inestimabili sull'accettazione del prodotto da parte del suo mercato potenziale ma soprattutto rispetto alle aspettative del cliente successivamente interessato.
Area 3 - Management dell'Innovazione
L'azione di Management, all'interno di un settore come quello dell'innovazione, consente in particolare di avviare un processo di definizione degli obiettivi e di guida al perseguimento degli stessi, gestendo in modo opportuno le risorse disponibili, in particolare quelle umane.
Organizzazione per l'innovazione
In un contesto fortemente competitivo, i manager si trovano spesso a valutare l'opportunità di investire nell'innovazione. In accordo con questa realtà odierna, si tenta di accompagnare l'innovazione con azioni di sensibilizzazione rispetto a tutti coloro che operano in azienda. Questo aspetto è di fondamentale importanza per assicurare Ente/Azienda la necessaria competitività stimolando le risorse umane coinvolte ad un miglioramento coordinato. Ciò significa che il cambiamento deve essere progettato con un approccio metodologico capace di guidare l'organizzazione al superamento delle resistenze fisiologiche.
Un'organizzazione innovativa, pertanto, è un'organizzazione capace di presidiare una serie di aspetti: tra cui la varietà, intesa come precisa attitudine a reagire ad ogni forma di omologazione, poi la permeabilità, che deve tradursi in un'abilità specifica di fare network, di comunicare, di scambiare esperienze e know-how ed, infine, la instabilità, ossia la capacità di mantenersi vicini alla soglia del caos, senza farsi inghiottire, senza farsi schiacciare da gerarchie e percorsi precostituiti.
Competenze per l'innovazione
La gestione dell'innovazione si associa a quella dell'acquisizione e sistematizzazione della conoscenza tecnica, in quanto, lo sviluppo di idee realmente innovative, richiede competenze tecniche ad hoc.
Un know-how tecnico di rilievo, consente, infatti di analizzare in profondità il problema che deve essere risolto e quindi di individuare le soluzioni funzionali appropriate al fine di soddisfare in modo originale il bisogno.
Questa forte interconnessione tra tecnologia, lavoro e servizi pone l'accento sull'importanza di generare innovazione da parte di un singolo individuo, o di un team di persone, e diventa sempre più necessario, quasi indispensabile, organizzare ed analizzare tali specificità/performance che evolvono dinamicamente nel tempo. La necessità cioè di porre al primo posto delle politiche di sviluppo, la capacità di innovare e di rinnovarsi, induce sicuramente le aziende ad adottare strumenti di valutazione in grado di individuare l'insieme di conoscenze ed esperienze personali che più si adattano alle esigenze di innovazione nonché di adottare sistemi di monitoraggio e di incentivazione dei comportamenti organizzativi volti ad innescare processi di rinnovamento continuo. Il tema delle competenze per l'innovazione pone altresì in rilievo le esigenze formative, di addestramento e di informazione del personale per garantirne qualificazione ed adeguatezza nel gestire i processi evolutivi dell'azienda stessa.
Strategie per l'innovazione
Per attuare in azienda un mero processo innovativo, non bastano soltanto un'elevata e minuziosa organizzazione, e l'acquisizione di competenze tecniche di rilievo, bensì anche delle strategie aziendali coerenti e sostenibili. Queste ultime avranno come core la riproduzione, la diffusione ed il trasferimento sistematico ed organizzato della capacità innovativa, il coordinamento del processo innovativo stesso e l'attuazione delle dovute decisioni per il conseguimento dell'obiettivo d'innovazione preposto.
Attuare una strategia per l'innovazione significa attuare un cambiamento, quindi turbare il normale svolgimento delle attività, rimettere in discussione ruoli e competenze acquisite, e talvolta significa anche sbagliare e dover ritornare indietro. Ma innovare significa anche aggiungere valore, e pertanto le principali leve su cui agire sono quelle di:
- rendere coerente l'organizzazione con la strategia stessa e con i fattori oggettivi di riferimento;
- conoscere lo stato del processo e misurarne le performance;
- intervenire sugli snodi critici delle relazioni impresa-contesto, con le metodologie e le modalità operative più adatte;
- rafforzare l'integrazione fra le funzioni aziendali nella condivisione degli obiettivi.
Risorse per l'innovazione
Gli attori predominanti nella diffusione e nel trasferimento dell'innovazione sono due; la prima risorsa è identificata negli operatori, ovvero, nei Centri per l'innovazione, Università e Centri di Ricerca, aziende locali, etc., i quali sono impegnati attivamente nelle attività di ricerca e promozione volte all'innovazione. In particolare, essi cercano di creare una piattaforma virtuale per favorire il trasferimento trasversale delle conoscenze.
La seconda risorsa è rappresentata, invece, dalle reti stesse, regionali, nazionali, internazionali e tematiche, attraverso le quali è possibile, come si descriverà in seguito, diffondere e gestire in modo integrato tutte le conoscenze che si affacciano sul network.